Una performance di Anahì Traversi che fa risuonare i versi di Fabio Pusterla, un viaggio nell’intimo per portare alla luce gli strati profondi del reale.
Nell’intimità di una sala del Museo, il pubblico assiste e partecipa a una performance: uno spazio di ascolto, un luogo adeguato per far risuonare la poesia, così come nelle pratiche arcaiche in cui poesia, musica e danza erano una cosa sola. Uno spazio reale e immaginario creato con un ascolto di tipo binaurale (attraverso le cuffie) che sfrutta alcuni fenomeni psicoacustici, come i battimenti binaurali che si producono esclusivamente nella testa dell’ascoltatore e lo condizionano fisiologicamente. Un’esperienza collettiva ma vissuta da ognuno nell’intimità del proprio ascolto. La performer, Anahì Traversi, nel silenzio della sua azione. Gli spettatori e gli spettatori ignorando cosa gli altri sentono. Ci sono infatti versioni diverse, ognuno ne sente solo una. L’ascolto è terapeutico.
c e n e r e [rituale poetico n.1 – per un’attrice in uno spazio vuoto]
Anahì Traversi, performer; Fabio Pusterla, testi; Nadir Vassena, musica e messa in scena
In collaborazione con Oggimusica e il Conservatorio della Svizzera italiana.
Ore 14.30 | 16.00 | 17.30. Durata 60’ ca., posti limitati, prenotazione obbligatoria: booking.vela@bak.admin.ch
Entrata: CHF 15.- / ridotti CHF 12.- (studenti, AVS/AI)